Alimentazione parti automatizzata e flessibile con i piani vibranti 3D: Alumotion intervista Maxime Oger, Regional Sales Manager Asyril

Da ormai diversi anni siamo distributori ufficiali per l’Italia di Asyril, un’azienda che nel giro di pochissimo si è distinta nello sviluppo di prodotti all’avanguardia come i piani vibranti in 3D della linea Asycube, la risposta più evoluta ed efficace alle richieste di chi ha la necessità di automatizzare un’azione tanto importante per la produzione, quanto ripetitiva e poco qualificata, come l’alimentazione di componenti, anche molto piccoli.

Dalla collaborazione con Asyril è nato poche settimane fa un webinar gratuito che ci ha permesso di spiegare meglio il potenziale dei loro piani vibranti e in quella situazione abbiamo avuto il piacere di avere come ospite Maxime Oger, Regional Sales Manager di Asyril: in questi giorni abbiamo approfittato della sua disponibilità per una breve intervista che ci aiuta a conoscere più da vicino un’azienda sempre più protagonista in molti progetti di automazione industriale.

maxime oger asyrilMaxime, anzitutto grazie per la tua disponibilità. Ci racconti un po’ del tuo percorso professionale e del perché hai scelto di lavorare in Asyril?

Sono Maxime Oger, dal 2017 Responsabile Vendite per l’Europa Occidentale per Asyril.

Il mio ruolo consiste nello sviluppare le vendite all’interno dell’Europa Occidentale attraverso il nostro canale di distribuzione.

La mia formazione è ingegneristica e ho iniziato la mia carriera lavorativa nel reparto Ricerca e Sviluppo per il settore dei piccoli elettrodomestici all’interno di Groupe SEB in Francia.

Nel 2011 mi sono trasferito in Svizzera per diventare Application Engineer da Johnson Electric International sfruttando la mia esperienza nello sviluppo di piccoli elettrodomestici.

Spinto dall’interesse nelle relazioni con i clienti con il tempo ho passato a occupare il ruolo di Key Account Manager in diversi settori: industria alimentare, domotica, industria elettroutensile, industria degli elettrodomestici.

In tutte queste esperienze non sono mai stato troppo distante dall’automazione e quindi tre anni fa ho deciso di entrare nel mondo della robotica e dell’automazione con Asyril. Il settore dell’automazione è ricco di innovazione e ogni progetto è unico; si affrontano sempre nuovi problemi da risolvere e aiutare i clienti ad avere successo nei propri progetti è una soddisfazione enorme.

sede asyrilPer aiutare chi ci legge a conoscervi meglio, puoi raccontarci un po’ chi è Asyril? Com’è nata questa avventura e quali sono i passaggi che hanno portato l’azienda a diventare quella che è oggi?

Asyril è un’azienda fondata nel 2007 con l’obiettivo di sviluppare catene di montaggio di dimensioni contenute utili per assemblare prodotti di piccolissime dimensioni. La Svizzera con la sua industria manifatturiera nel settore degli orologi era la piattaforma ideale per iniziare.

Il primo prodotto di Asyril fu il PocketDelta robot, un piccolo robot dotato di grande precisione ed elevata velocità su scala ridotta.

Presentando il prodotto ai potenziali clienti, sorgeva spesso una domanda: “il robot è molto bello e compatto, ma come assemblate le parti più piccole?”. Questa domanda diede impulso allo sviluppo di un nuovo sistema di alimentazione estremamente flessibile per piccole parti: nacque così Asycube.

pocketdelta robot asyril

La combinazione di PocketDelta robot e Asycube determinò un grande successo con la commercializzazione di Asyfeed Pocket Cell, un pallettizzatore molto versatile per piccole componenti.

Questo sistema di alimentazione ha molti vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali e per questo motivo ben presto arrivò la richiesta di applicarlo a componenti di maggiori dimensioni. Nel 2014, quindi, Asyril decise di concentrasi sullo sviluppo di sistemi di alimentazione innovativi per applicazioni industriali generalizzate.

Vendiamo i nostri prodotti in tutto il mondo attraverso una rete di distributori molto efficiente e continuiamo a sviluppare soluzioni innovative per componenti di alimentazione destinati a catene di montaggio automatizzate.

Nel corso della tua esperienza ti sarai sicuramente trovato a confrontarti con le più diverse situazioni ed esigenze d’impiego dei dispositivi della linea Asycube. Se dovessi scegliere delle sfide progettuali che ti hanno visto coinvolto e che sei particolarmente contento di aver risolto positivamente, quali sarebbero?

Asyril ha iniziato con parti estremamente piccole e fragili per l’industria orologiera. La nostra prima conquista è stata quella di alimentare, identificare e prelevare parti di solo 0,1 mm di grandezza. Padroneggiare l’alimentazione di parti così piccole richiede una grande esperienza e capacità tecnica.

A quel punto era evidente che la nostra tecnologia poteva essere applicata a componenti più grandi e farsi strada in altri mercati come quello automotive, medico e cosmetico; fu così che sviluppammo i nostri Asycube 240, 380 e 530, protagonisti di tantissime storie di successo in diverse delle aziende più conosciute al mondo.

piani vibranti asyril

Ricevere la fiducia di aziende di questo calibro è una grande ricompensa e un chiaro segnale che le nostre soluzioni sono davvero utili.

Guardando avanti, quali sono le prospettive che vedi per il settore dell’automazione dei processi industriali e in particolare per il vostro core business, ossia l’alimentazione delle parti?

La crescente richiesta di flessibilità ci porta a essere molto fiduciosi rispetto al futuro.

In questi ultimi tempi abbiamo visto diverse aziende che hanno realizzato prodotti molto diversi rispetto a quelli che erano soliti realizzare. Come si può adattare rapidamente ed in economia la linea di produzione senza soluzioni flessibili?

I robot possono essere riprogrammati molto rapidamente e i robot collaborativi hanno alzato l’asticella della riusabilità e della rapidità di implementazione. I nostri prodotti sono stati progettati con il medesimo obiettivo.

Anche la miniaturizzazione si sta facendo strada in diversi settori e l’alimentazione di piccole parti è qualcosa che non è alla portata di tutti. Su questo fronte, il futuro che anticipiamo per Asyril è davvero notevole.

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Asyril nel futuro: dove siete diretti in termini di R&D e cosa dobbiamo aspettarci nell’andare avanti?

Bella domanda! Ciò che dev’essere chiaro è che Asyril è nata e vive grazie all’innovazione.

L’80% di chi lavora con noi ha una laurea in ingegneria e sono in tanti ad avere anche un dottorato. Il nostro team di Ricerca e Sviluppo è pieno di talenti che lavorano per il futuro dell’azienda.

I nostri Flexible Feeders di prima generazione usano una tecnologia unica e brevettata; quelli di seconda e terza generazione sono già in fase di sviluppo e hanno il medesimo obiettivo: innovare e cambiare le regole del gioco, Asyril vuole continuare ad essere l’innovatore numero uno dell’alimentazione flessibile.

In base alla tua esperienza e dal tuo punto di vista di osservatore esterno, come ti sembra il mercato dell’automazione industriale e della robotica in Italia?

La reputazione dei costruttori di macchine italiani è altissima in tutto il mondo.

Sapevamo di voler entrare nel mercato italiano, un po’ per la vicinanza geografica e un po’ per la necessità di alimentazione flessibile presente in Italia; dovevamo solo trovare un buon partner che ci aiutasse a farci conoscere in Italia e con Alumotion abbiamo trovato un partner che condivide i nostri stessi valori: lo spirito innovativo e l’attenzione per i clienti.

La capacità di Alumotion è quella di fornire un’esperienza di alto livello e supporto tecnico di qualità.

La soddisfazione del cliente è la priorità per Asyril e la nostra tecnologia è la più avanzata tra le soluzioni di alimentazione flessibile: per noi è importante mantenere questo vantaggio tecnologico ed essere in grado di darlo ai nostri clienti. La nostra partnership con Alumotion è destinata a durare a lungo!

Asyril sarà alla prossima SPS-Parma a maggio 2021 dove mostreremo alcune soluzioni uniche e non mancheranno altre occasioni di incontro, di persona o virtuali in questo 2020 e nell’anno a venire.

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C’è una domanda che non ti abbiamo fatto a cui avresti voluto rispondere?

Mi piacerebbe ringraziare Roberto e Fabio Facchinetti e tutto il team di Alumotion per averci aiutato a crescere in Italia; trovare distributori in gamba non è facile, ma con Alumotion abbiamo iniziato una storia di successo che sarà un piacere continuare a costruire insieme negli anni a venire!

Un grazie da parte nostra a Maxime Oger per il suo tempo e le sue risposte, e a tutta Asyril per la collaborazione costante che si è sviluppata nel tempo all’insegna della qualità della proposta, dell’efficienza delle soluzioni e dell’attenzione alle esigenze di automazione del mercato.