La robotica nel 2019

Siamo giunti alla fine di un altro anno, che è stato ricco di eventi e novità.
Abbiamo partecipato a fiere, organizzato entusiasmanti workshop e seminari, fatto conoscenza con nuovi prodotti, come e-Series di Universal Robots, MiR500, ProFeeder di EasyRobotics, Hand-E di Robotiq…

E sicuramente il nuovo anno sarà altrettanto interessante, come ci prospetta l’articolo ‘2019 Predictions from Robotics, Automation, and AI Industry Experts’ di Robotic Business Review, e che trovate qui nella versione integrale. Il giornale ha intervistato personaggi di rilievo appartenenti al mondo dell’automazione e delle tecnologie digitali, chiedendo loro di effettuare delle predizioni su cosa ci riserverà il prossimo anno.
Qui abbiamo raccolto alcune delle opinioni più interessanti.

La robotica nel 2019

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Carl Vause, CEO di Soft Robotics: “L’esplosione del mercato dei robot collaborativi continuerà. Fino a pochi anni fa c’erano solo due fornitori di robot collaborativi. Ora invece proliferano, e anche i fornitori dei tradizionali robot industriali stanno cominciando a fornire soluzioni collaborative”

 

Dan Patt, CEO di Vecna Robotics: “Il 2019 sarà l’anno in cui gli storici economici guarderanno indietro al nostro presente, identificandolo come quel momento cruciale in cui si è concretizzata la divisione tra aziende che hanno investito in un futuro flessibile e quelle che lo hanno contrastato

Bgerkeyrian Gerkey. CEO e fondatore di Open Robotics: “Sono passati diversi anni da quando James Kuffner ha parlato di robotica cloud, ma il 2019 sarà l’anno in cui finalmente le industrie prenderanno il concetto seriamente. Google e Amazon, oltre a molte altre piccole compagnie ad essi legati, hanno raccolto la sfida e mirano allo sviluppo di servizi basati sul cloud”.

 

Carl Vause di Soft Robotics: “Tradizionalmente il successo dei robot industriali è sempre stato legato a doppio filo ai settori dell’elettronica e dell’automotive. Ma ora è iniziato un cambiamento consistente. Durante quest’ultimo anno abbiamo visto infatti una crescita significativa nell’utilizzo di queste tecnologie, slegata dal settore automobilistico e focalizzata all’interno di mercati differenti: food&beverage, magazzini, depositi e logistica.

Robot, AI e altre tecnologie

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Peter Harris, CEO di HighRes Biosolutions: “Molti processi e strumenti di laboratorio verranno rinnovati e predisposti all’automazione, consentendo un’integrazione per processi come la cromatografia, la spettrometria di massa e per i bioreattori, che storicamente hanno vissuto al di fuori del continuum dell’automazione. Inoltre cominceremo a vedere i primi tentativi di utilizzo di robot mobili all’interno dei laboratori”.

 

Robert Wells, vice Presidente area strategica di Softvision, e membro della Cognizant Digital Engineering: “La convergenza tra RPA (Processo di Automazione Robotica) e AI (Intelligenza Artificiale) avverrà rapidamente. Enti e organizzazioni renderanno automatici processi manuali e ripetitivi, migliorandone l’efficienza. Ottenuti i primi risultati, le aziende cominceranno a pensare a modi per sostituire il personale umano attraverso lavoratori digitali. Nel 2019, questo scambio forzerà l’elaborazione di un linguaggio naturale, di sistemi di riconoscimento ottico dei caratteri, e di tecnologie di apprendimento automatico”.

Jeff Burnstein, presidente della Association for Advancing Automation (A3): “Tengo gli occhi puntati sulla convergenza tra AI, robotica e sistemi di visione, e mi aspetto di vedere emergere interessanti offerte dall’intersezione di queste tre tecnologie”.

jainAshish Jain, Direttore amministrativo del reparto data sciences in GE Ventures: “La combinazione tra robotica e intelligenza artificiale viene sempre più sfruttata nelle operazioni di controllo di moltissime infrastrutture: linee elettriche, ferrovie, torri petrolifere, ecc. Il prossimo anno la convergenza tra queste due tecnologie accelererà, e il 2019 rappresenterà il punto di svolta per la diffusione dell’AI, che verrà incorporata nelle risorse e negli strumenti che eseguono le ispezioni di queste strutture. I sistemi cloud di oggi, che controllano da remoto AI e IoT (Internet of Things) industriali, cominceranno ad essere utilizzati in prossimità dell’oggetto da ispezionare, effettuando la raccolta di dati in maniera più sicura ed efficiente.”.

Industria 4.0 sempre più reale

brownDavy Brown, Vice presidente e direttore tecnico di TE Connectivity: “Il prossimo anno vedremo l’Industria 4.0 evolvere da argomento di dibattito nei forum industriali a realtà concreta. I sensori più semplici da installare […] diventeranno una parte fondamentale per le fabbriche ‘connesse’ del futuro. Dato che i software di apprendimento dipendono dalle informazioni provenienti dall’ambiente monitorato, è necessaria l’installazione di diversi sensori ad alta precisione, connessi ad una rete di comunicazione affidabile. Questo richiederà nuove infrastrutture di rete ad alta velocità nelle fabbriche, […] e una connettività in grado di supportare la velocità dei data center, che spesso vengono confinati in uno stretto spazio di cablaggio”.

Dan Patt di Vecna Robotics: “Nel 2019 il cambiamento non proverrà da nuovi e scintillanti hardware, bensì dalla realizzazione di operazioni maggiormente flessibili. La soddisfazione si ottiene infatti attraverso la coordinazione dinamica dei processi di lavoro, il controllo delle operazioni e un livello di comunicazione tale da distribuire le responsabilità tra le varie risorse sulla base di competenze, accessibilità e livello di domanda”.

L’impatto della robotica nel mondo

Carl Vause di Soft Robotics: “La Cina ha comprato più della metà di tutti i robot venduti nella prima metà del 2018, e non ci sono segni di decrescita”.

Jeff Burnstein di A3: “Il processo è già cominciato, ma spero di vedere un ulteriore abbattimento dell’idea secondo cui i robot uccidono i posti di lavoro in favore della comprensione che essi in realtà creeranno nuove posizioni, e che quindi faremmo meglio a preparare la nostra forza lavoro per il futuro”.

Neil Kinson della Redwood Software: “L’agitazione che si è creata attorno all’idea che l’automazione e l’AI condurranno ad una perdita di posti di lavoro è una costante nella retorica di tutti i giorni, ma non ho ancora visto questo drammatico colpo all’occupazione che da anni viene paventato come imminente. E questo non cambierà nel 2019. Il numero di posizioni dei cosiddetti ‘colletti bianchi’ non subirà alcuna fluttuazione, nonostante lo sviluppo di nuove tecnologie e innovazioni. Questo a causa degli sforzi fatti per riqualificare e migliorare le competenze del personale aziendale il cui ruolo è soggetto a potenziali cambiamenti. Le imprese reinvestiranno nel loro staff perché questo è in grado di produrre valore. Nella pratica, questo significherà meno lavori ripetitivi e monotoni per il personale, rimpiazzati da attività più creative e orientate alla persona. […] Gli sforzi per mantenere e sostenere settori che non si possono definire moderni, come quello dell’estrazione del carbone o dei call center, daranno solo prova della loro insostenibilità. Non solo per la presenza di nuove tecnologie, come quelle di automazione, ma anche a causa di un cambiamento del panorama economico globale. Dato che certamente avrà luogo una nuova rivoluzione industriale, nel 2019 la volontà di riqualificare il personale coinvolgerà verosimilmente anche la categoria di operai.

Scritto da Pubblicato il: 27 Dicembre 2018