Nuove pinze di presa per stringere nuove opportunità :oltre la flessibilità c’è l’adattività

Ultimamente andando al supermercato per comperare le cose dell’ultimo minuto mi sono trovato in imbarazzo: davanti al bancone del formaggio grana mi sono chiesto: meglio la fetta, le scaglie, la busta con formaggio grattugiato, i cubi di grana, i cilindretti… Ero in imbarazzo…

Mi sono poi spostato nella corsia dei dolci cercando la solita merendina di ogni mattina.. 10 minuti per trovarla perché era cambiata confezione… C’era anche il formato convenienza, il formato snack, quella con la sorpresina… che mal di testa.

Potrei andare avanti a descrivere altri casi in cui la confezione varia ma il prodotto rimane invariato…

Finalmente esco dal supermercato, entro nel parcheggio e di fianco alla mia macchina trovo due  utilitarie dello stesso colore ma uno con retrovisori cromati e specchi oscurati, l’altra con la bandiera dell’Italia sul tettuccio.

Deformazione professionale interviene: ma come fanno le aziende produttrici a stare al passo con questi cambi di produzione?

Basta poco per informarsi dai clienti e capire che oggigiorno i mix produttivi sono caratterizzati da bassi volumi e frequenti cambi formato e set up macchina .

In pratica più volte in una giornata la macchina che produce la confezione deve essere fermata, programmata per affrontare un nuovo formato e fatta ripartire.

Quindi rendendo questa operazione facile e veloce l’ azienda produttrice guadagna competitività.

Ci sono diverse strade per raggiungere questi risultati, le elenco qui sotto in ordine di gradi di automazione crescenti:

  • dotare la macchina di svariate regolazioni manuali per variare le larghezze di nastri o di spondine di contenimento eccetera
  • motorizzare le regolazioni sopra citate
  • dotare la macchina di movimenti intelligenti
  • robotizzare la macchina

Fino a poco tempo fa questo era il livello massimo di flessibilità

Il robot può essere programmato più o meno facilmente e salvando diversi programmi si possono “insegnare” diversi compiti

Oggi i robot si sono evoluti e si possono programmare con una facilità estrema e possono essere facilmente spostati in diverse aree produttive grazie ai loro ridotti pesi.

Ma c’ė di più: oggi si parla di adattivitá un concetto nato con le innovative pinze di presa Robotiq che oggi assomigliano incredibilmente alle mani umane

Questi nuovi prodotti sono adattivi nel senso che senza essere programmati si adattano al particolare da afferrare grazie ad un innovativo principio meccanico brevettato.

Qui sotto si può constatare come infatti le dita di presa si adattano al particolare senza intervento di nessun software

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Sono oggetti anche dotati di intelligenza, e possono essere programmati in

  • posizione di apertura e chiusura
  • forza di presa
  • velocità di apertura e chiusura
  • controllo di forza o di posizione

Non è un caso infatti che aziende come Procter & Gamble avendo più di 2000 particolari prodotti ha necessità di introdurre flessibilità sulle sue linee per bottiglie

Qui sotto un esempio di utilizzo di queste innovative mani di presa in una manipolazione di particolari molto fragili in cera

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Ma quali sono i vantaggi reali di usare una pinza elettrica così innovativa?

  1. Diminuzione tempo ciclo anche del 50%: in tutti i casi in cui per prendere parti differenti devo fare un cambio pinza ho una perdita tempo per stop robot, cambio pinza, verifica consensi elettrici cambio pinza
  2. Dimunuzione dell’area di lavoro impegnata in officina: con questa soluzione risparmio lo spazio occupato dal magazzino pinze e dall’attrezzatura necessaria per realizzare il cambio
  3. Diminuzione sostanziale del peso al polso del robot: togliendo i meccanismi necessari al cambio utensili tolgo massa (alle volte anche 10 kg!) e tolgo anche momento perchè le interfacce meccaniche per il cambio rapido allontanano il baricentro del particolare da maneggiare

Potete approfondire questo argomento nella sezione dedicata a Robotiq

 

Scritto da Pubblicato il: 3 Ottobre 2013tag =