Il futuro dei robot collaborativi

Secondo quanto riporta una ricerca condotta da Interact Analysis, il mercato emergente dei robot collaborativi è cresciuto più del 60% nel 2018. Questo settore industriale valeva meno di 400$ milioni nel 2017, ma è riuscito a raggiungere quasi 600$ milioni lo scorso anno. La seguente infografica, realizzata dall’istituto di ricerca, mostra alcuni interessanti risultati:

risultati robot collaborativi 2018

Si prevede che la richiesta (e i conseguenti ricavi) di robot collaborativi aumenterà rapidamente nei prossimi 10 anni. Fino a poco tempo fa inoltre, i marchi fornitori di cobot erano una manciata, ma ad oggi ogni principale produttore di robot sta cercando di inserirsi nel settore, con la propria soluzione di collaborativi.
Anche a fronte della recente uscita di scena del pioniere Rethink Robotics, Universal Robots affronta un crescente numero di competitor, e il settore resta piuttosto frammentato. Nonostante questo (e una leggera flessione), dai dati si evince come Universal Robots abbia continuato a dominare l’industria della robotica collaborativa per tutto il 2018.

Mercato dei cobot e PMI

Lo sviluppo dei cobot è avvenuto soprattutto entro i confini delle piccole e medie imprese: le aziende del settore manifatturiero, in particolare, sono estremamente numerose e variegate, e generalmente non richiedono un alto numero di robot presso le loro strutture.

Interact Analysis ha predetto però che anche i grandi OEM (costruttori di macchine) inizieranno ad adottare soluzioni collaborative nei prossimi due anni, cosa che condurrà conseguentemente ad una crescita significativa.

Anzichè prendere una quota dal settore dei robot industriali tradizionali, i collaborativi stanno ottenendo molto successo con applicazioni e nuovi mercati che non sono stati ben coperti o serviti dai robot tradizionali. Come risultato, il mercato totale dei cobot sta crescendo a causa dei seguenti fattori:

– il costo complessivo di installazione e integrazione è inferiore per i cobot
– i robot collaborativi possono lavorare in maniera autonoma o in aree condivise con personale umano
– si tratta di tecnologie molto flessibili, che possono essere facilmente spostate in una nuova posizione e programmate per svolgere nuovi compiti
– non è necessario essere altamente specializzati per effettuare la programmazione dei cobot, o comunque è necessario meno tempo per una formazione ad hoc

Grazie a fattori come quelli appena descritti, si prevede che il fatturato annuo raggiungerà i 7.6$ miliardi nel 2027, rappresentando il 29% del mercato dei robot industriali.

Scritto da Pubblicato il: 13 Febbraio 2019