La sfida della presa pezzi per i robot collaborativi: il test con camera 3D Pick-it

Per poter fornire le migliori applicazioni possibili, il team di Alumotion è costantemente impegnato ad effettuare test e analisi di fattibilità. L’obiettivo non è quello di vendere un prodotto, bensì un servizio tagliato sulle esigenze del cliente, tenendo allo stesso tempo conto di numerosi fattori: modalità di svolgimento dell’operazione attuale, ambiente ed elementi circostanti, spazi, velocità, e altre variabili.

Questa settimana i nostri tecnici stanno effettuando dei test per un’azienda cliente che opera nel settore delle lavorazioni meccaniche.

Presa pezzi alla rinfusa con un robot: ecco come

Moltissime imprese, quando decidono di automatizzare alcune operazioni interne ai loro processi produttivi, si trovano davanti all’oggettiva difficoltà di dover gestire pezzi messi alla rinfusa o collocati un cassone. Ed è proprio su quest’ultima situazione che stanno lavorando i nostri tecnici, realizzando un’applicazione meglio conosciuta come bin picking.

Per farlo è stato scelto un UR10 e-Series che, con uno sbraccio di 1300mm e un payload di 10kg, permette di svolgere al meglio la presa pezzi da una scatola alta 500mm. Ma l’elemento chiave per poter realizzare concretamente quest’operazione è la camera 3D di Pick-it. Prima di tutto è necessario effettuare la calibrazione, come potete vedere in questa foto:

bin picking robot

Dopo inizia la fase più complessa per il tecnico, che deve valutare le eventuali criticità.
In questo caso sussiste per esempio la liscezza dei tubi, che li rende anche più scivolosi e richiede la scelta della pinza più appropriata per effettuare la presa.
L’analisi di fattibilità è ancora in corso, quindi il modello scelto nella foto (pinza 2F140 di Robotiq) potrebbe non essere quello definitivo:

robot collaborativo applicazione

Per evitare inoltre possibili collisioni non calcolate da Pick-it si è deciso di attivare anche il sensore di forza integrato nella gamma e-Series di Universal Robots. Questo permette poi di compensare potenziali imprecisioni e di assecondare il movimento pinza, rendendo i movimenti più sicuri e fluidi.

La camera 3D di Pick-it è stata scelta perché consente di ottenere numerosi vantaggi:
1) Consente di risparmiare tempo e costi di installazione, grazie alla facilità di utilizzo anche da parte di personale non esperto;
2) Permette un’automazione decisamente flessibile: è possibile utilizzare la camera per diversi tipi di applicazione e il software consente di gestire rapidamente modifiche nelle operazioni
3) Evita l’implementazione di rigide e ingombranti attrezzature come nastri trasportatori, tavoli vibranti o altri impianti

Per scoprire nuove applicazioni o per conoscere le principali novità nel campo della robotica continuate a seguirci su questo blog e sui canali social!

Scritto da Pubblicato il: 18 Gennaio 2019